IL PROGETTO

La linea ferroviaria di collegamento tra Bologna e Castel Bolognese, inaugurata nel 1861 e raddoppiata agli inizi del Novecento, rappresenta un collegamento storico per il trasporto di passeggeri e merci.  

Tuttavia, la sua struttura attuale presenta limiti funzionali che influenzano il traffico su lunga e breve percorrenza.  

Nel contesto di miglioramento dell’intera Direttrice Adriatica, uno studio preliminare condotto da RFI nel 2021 è stato presentato alla Struttura Tecnica di Missione (STM) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e alle Regioni interessate.  

Rispetto al quadruplicamento in affiancamento alla linea storica, questo studio ha individuato un tracciato più efficace che ha inizio a ovest della Fermata S. Lazzaro nel Comune di Bologna e termina dopo Castel Bolognese, includendo i collegamenti verso Rimini e Ravenna e prevedendo la realizzazione di un posto di movimento (che consente il sorpasso dei treni lenti da parte di quelli veloci e, dunque, un incremento di traffico ad elevati standard di puntualità, e consente un’efficiente manutenzione dell’infrastruttura). 

Tale progetto in variante si propone infatti di superare i limiti storici della linea, cercando di ridurre l’impatto del potenziamento nei centri abitati e affrontando le esigenze del traffico merci in aumento. 

IL PROGETTO IN VARIANTE

Alternative di tracciato in variante

Il progetto, che prevede la realizzazione di una nuova coppia di binari tra Bologna e Castel Bolognese, presenta tre possibili alternative di intervento che hanno inizio nel Comune di Bologna e procedono in affiancamento alla linea storica per circa 7 km, al fine di minimizzare gli impatti sul tessuto urbano e le interferenze tra i flussi dei treni passeggeri e merci. Successivamente, proseguono con i rispettivi tracciati in variante per terminare dopo Castel Bolognese. 

Le tre possibili alternative sono: 

Tracciato in affiancamento all’autostrada 

Alternativa a sud dell’autostrada

Alternativa a nord dell’autostrada

APPROFONDIMENTI CORRIDOI INFRASTRUTTURALI OTTOBRE 2024

I corridoi prevedono: una prima parte invariata che riguarda il primo tratto in uscita dal comune di Bologna sino al comune di San Lazzaro di Savena; tre possibili varianti (“sfiocchi”), egualmente funzionali, per portare la nuova linea verso l’autostrada A14; l’ultimo tratto comune, che supera a nord il tracciato autostradale, e si connette con le linee ferroviarie esistenti (Bologna Rimini e Bologna Ravenna). La descrizione dei corridoi è disponibile all’interno del Documento integrativo.

L’ALTERNATIVA IN AFFIANCAMENTO ALLA LINEA STORICA

Alternativa in affiancamento alla linea storica

Lo studio ha esaminato inoltre un’alternativa in affiancamento alla linea storica, con l’ipotesi di dedicare i nuovi binari al transito dei treni merci e regionali, mentre la linea esistente ai treni Alta Velocità, InterCity e Regionali Veloci. 

Questa soluzione segue l’andamento planimetrico della linea attuale comportando un adeguamento delle stazioni esistenti. L’ipotesi di affiancamento comporterebbe inoltre delle “interferenze di taglio”, ovvero dei percorsi ferroviari intersecati per permettere il corretto convoglio di più linee ferroviarie.  Gli studi condotti hanno rilevato che questa soluzione, risulta meno efficace rispetto alle alternative in variante, in quanto: causerebbe interferenze significative sul tessuto urbano rendendo necessari espropri e demolizioni; presenterebbe una notevole complessità realizzativa che comporterebbe interruzioni del servizio ferroviario e numerose opere di adeguamento; in caso di situazioni emergenziali, l’infrastruttura avrebbe limitata resilienza causando disagi per gli utenti del servizio ferroviario.  

Le criticità rilevate, sommate all’evoluzione dell’offerta, hanno portato a valutare la soluzione progettuale inefficace e, pertanto, a scartarla. 

A seguito delle richieste emerse nel corso del dibattito pubblico, relativamente all’attraversamento del Comune di Imola, in adiacenza alla linea storica, RFI ha illustrato gli esiti degli approfondimenti svolti nell’incontro pubblico del 12 giugno 2024.
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LE ANALISI SVOLTE

Gli studi effettuati hanno trattato gli impatti dell’opera dal punto di vista trasportistico e della sostenibilità economica. In particolare, le alternative sono state comparate attraverso l’Analisi Multi Criteri, lo Studio trasportistico e l’Analisi Costi Benefici. 

L’Analisi Multicriteri 

Le tre alternative in variante sono state confrontate rispetto a diversi criteri di valutazione 

  • complessità infrastrutturale (analisi delle diverse tipologie di opere previste e delle interconnessioni con altre linee ferroviarie); 
  • sostenibilità ambientale (analisi degli aspetti legati al suolo, geologie e idraulica, paesaggio naturale e antropico, impatto acustico); 
  • realizzazione ed economia del progetto (analisi dei costi economici e sociali di realizzazione). 

I risultati ottenuti dimostrano che tutte le alternative presentano opportunità e criticità che le rendono simili da un punto di vista qualitativo e, pertanto, tutte perseguibili.   

Lo Studio trasportistico 

Lo Studio trasportistico ha avuto lo scopo di analizzare gli effetti sulla mobilità, in termini di trasporto merci e passeggeri, considerando il quadruplicamento dell’itinerario come parte di un progetto più ampio per potenziare l’insieme della dorsale ferroviaria adriatica.  

Lo studio ha preso in analisi i due scenari di progetto (quadruplicamento Bivio S. Vitale – Castel Bolognese R.T. in affiancamento e in variante), permettendo così il confronto sulla base: 

  • della domanda giornaliera totale degli spostamenti su ferrovia; 
  • del numero di veicoli per chilometro su strada; 
  • del numero di ore risparmiate per gli utenti ferroviari; 
  • del numero di treni per chilometro derivanti dall’implementazione del sistema di offerta ferroviario. 

I grafici illustrano il confronto tra la soluzione in affiancamento e quella in variante, comprendendo in quest’ultima tutte le alternative di tracciato in variante presentate. 

I risultati dell’Analisi Costi Benefici indicano che il Programma di Investimenti complessivamente considerato produce dei benefici netti per la collettività e, pertanto, può considerarsi conveniente da un punto di vista economico-sociale. 

I benefici da esternalità rilevati dall’Analisi Costi Benefici rappresentati nel grafico in figura sono da intendersi in termini di riduzione per ciascuna componente illustrata.

Incremento della domanda giornaliera ferroviaria passeggeri

Per quanto concerne la domanda totale di passeggeri, la domanda regionale (REG) si attesterebbe allo stesso livello per la soluzione in affiancamento e per quelle in variante, mentre la domanda di lunga percorrenza (LP) sarebbe maggiore per le soluzioni in variante.  

Variazione del numero di veicoli-km/anno

Rispetto alla variazione del traffico stradale di passeggeri, le soluzioni in variante comporterebbero una maggiore riduzione di traffico stradale di lunga percorrenza (LP), rispetto alla soluzione in affiancamento. Per quanto concerne la componente regionale (REG), questa si attesterebbe allo stesso livello per le due opzioni. 

Variazione del numero di passeggeri-h/anno

Il grafico illustra la riduzione annuale del tempo speso in treno dai passeggeri, per cui per la soluzione in affiancamento un contributo significativo è dettato dalla componente del trasporto regionale (REG), mentre per quanto riguarda le alternative in variante le due componenti si attesterebbero indicativamente allo stesso livello. 

Variazione del numero di treni-km/anno (servizi passeggeri)

La variazione annuale del numero dei treni per km per i servizi passeggeri sarebbe principalmente generata dalla componente regionale per entrambe le soluzioni; per quanto concerne quelle in variante presenterebbero un lieve aumento della componente di lunga percorrenza (LP). 

Variazione del numero di treni-km/anno (servizi merci)

Le alternative in variante permetterebbero una maggiore riduzione del numero di treni per km all’anno, in quanto consentirebbero di ridurre notevolmente le interferenze di taglio nell’impianto di Castel Bolognese, che si verificherebbero con la soluzione in affiancamento.  

Variazione del numero di veicoli-km/anno (traffico stradale merci) 

Il grafico illustra come la riduzione di percorrenza dei veicoli stradali merci si attesterebbe a -19.163.388 per km all’anno sia per l’alternativa in affiancamento sia per le alternative in variante.  

L’Analisi Costi Benefici 

L’Analisi Costi Benefici, conformemente alle Linee Guida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), ha messo a confronto i costi e i benefici dello scenario “Con Intervento” (o “Scenario di Progetto”) e lo Scenario “senza intervento” (c.d. “Scenario di Riferimento”).  

L’analisi ha valutato l’insieme degli impatti economici e sociali relativi alle fasi di progettazione, realizzazione e operatività della tratta Bologna – Castel Bolognese Riolo Terme e all’intervento di velocizzazione della tratta Castel Bolognese – Ravenna. 

Il costo complessivo dell’investimento ammonta a € 3.160 milioni, da realizzare nell’arco temporale 2023-2060.  

I principali benefici emersi dall’analisi riguardano: 

  • il risparmio di tempo per gli utenti del sistema di trasporti ferroviario; 
  • il risparmio dei costi di esercizio stradale dovuti allo shift modale da gomma a ferro; 
  • la riduzione di emissioni di gas effetto serra (CO2). 

Composizione % dei benefici da Esternalità

I risultati dell’Analisi Costi Benefici indicano che il Programma di Investimenti complessivamente considerato produce dei benefici netti per la collettività e, pertanto, può considerarsi conveniente da un punto di vista economico-sociale. 

I benefici da esternalità rilevati dall’Analisi Costi Benefici rappresentati nel grafico in figura sono da intendersi in termini di riduzione per ciascuna componente illustrata.